Descrizione
La papaya (Carica papaya, della famiglia delle cariacee) è una pianta originaria delle isole Molucche, in Indonesia, diffusasi poi nelle aree tropicali e sub-tropicali del centro America, Filippine, India e Africa. Il frutto maturo, di colore giallo-arancio, ha una caratteristica forma ovoidale, che ricorda quella della zucca, e può raggiungere fino ai 5Kg di peso.
Le prime testimonianze sull’utilizzo della pianta risalgono al conquistatore spagnolo Hernan Cortes: gli Aztechi, al termine di un lauto banchetto, gli offrirono “un frutto simile a un melone”, per aiutarlo a digerire le eccessive libagioni. Quando chiese loro il nome della pianta, gli fu risposto con quello che lui intese “Ababai”: pare che il nome spagnolo papaya derivi da una “traduzione” spagnola di questo suono.
Le popolazioni dei Caraibi chiamavano la papaya “frutto degli angeli” – e con questo nome lo conobbe Cristoforo Colombo quando approdò nel Nuovo Mondo. Vasco de Gama lo definì “albero d’oro dell’eterna giovinezza” [2].
I frutti, le foglie, i semi e il lattice della pianta sono stati usati nella medicina popolare a scopo curativo per i più svariati scopi, dalle infezioni fungine al mal di testa ai problemi di stomaco. Nonostante le prove scientifiche sull’efficacia della pianta restino sotto molti aspetti ancora lacunose, ne è indubbio il valore nutraceutico e i potenziali benefici per la salute – soprattutto in ragione dell’elevata presenza di vitamine antiossidanti e di enzimi proteolitici, con dimostrata attività
antibatterica,
antivirale,
antifungina [5].
La polpa del frutto contiene preziosi nutrienti antiossidanti:
carotene,
vitamine A, C, B, E
flavonoidi
minerali, tra cui potassio e magnesio,
fibre.
Le foglie e i semi di carica papaya contengono
enzimi proteolitici (papaina, chimopapaina), utili per la digestione delle proteine,
alcaloidi (caroaina, caropasemina),
composti polifenolici (benzil isotiocianati, tocoferoli, β-carotene e carotenoidi, flavonoidi),
triterpeni.
L’olio estratto dai semi contiene
composti fenolici,
acido vanillico,
vitamina C,
acido oleico, palmitico, stearico e linoleico [3, 4].
Curiosità: rispetto a frutti di uso comune quali mele, banane, arance, angurie, la papaya è quello maggior contenuto di vitamina C (61,8 mg/100 g di frutto) e di beta carotene (888 IU/100 g) [4].
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